Don Daniele

Omelie Audio

Catechesi Audio e Video

Riflessioni e Omelie Scritte

S. Messa presieduta a Medjugorje

Novena Natività B. V. Maria

S. Messa Santo Sepolcro

   

Triduo della Divina Provvidenza

 

Rosario

Aderisci alla Preghiera

Monastero Virtuale Home

Testimonianze

Monastero Virtuale Home

Download Depliant

Monastero Virtuale Home

Dati Riepilogativi

Monastero Virtuale Home
Stampa

IV Domenica di Avvento

Anno A

Il re Acaz protagonista della 1 lettura, quando il profeta Isaia venne ad annunciargli la Parola del Signore, si trovava in guerra contro gli Aramei, ed era preoccupato perché le cose non si stavano mettendo bene. La Parola del Signore parlava di un bambino, che sarebbe nato presto e che avrebbe ridato speranza al mondo:  "Ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio che chiamerà Emmanuele: Dio con noi".
Ci rendiamo conto dal contesto scritturistico, come Acaz non avesse tempo per accogliere questa Parola perché troppo complicata ai suoi occhi era la vita, che non sarebbe stato certo un bambino a risolvere i suoi problemi….

Anche noi forse con nostalgia pensiamo che il Natale sia una bella festa che riguarda il nostro tempo dell’infanzia….oppure una festa per i bambini?
Cosa ha a che fare questo bambino con i problemi che io sto vivendo quotidianamente? Cosa un bambino può venire a dire alla mia storia concreta di oggi…troppo indaffarata e piena di tante cose materiali?

Il Vangelo nel presentarci la figura di Giuseppe, ce lo presenta con i suoi problemi: stava vivendo il suo fidanzamento con Maria, ma di fronte all’annuncio dell’Angelo, questa realtà viene stravolta; i suoi programmi saltano davanti a questa chiamata, e viene invitato a vivere una realtà completamente differente da come l’aveva programmata e pensata. Ma Giuseppe, pur avendo problemi, come Acaz, non si perde nelle sue paure e nei suoi calcoli.
Ci suggerisce il testo: stava considerando … e lascia trasparire come Giuseppe sia l’uomo giusto al tempo giusto … il quale finito il suo compito scompare, senza lasciare traccia. Non annunzia una sola Parola, ma custodisce la Parola … il Verbo, la Parola di Dio sta prendendo carne … un bambino ci è dato …. il Verbo custodito da Giuseppe è appunto l’AT e il NT che si comprendono, compiono, realizzano in questo bambino.

Dobbiamo però fare un gioco etimologico per comprendere meglio … nella 1° Lettura la parola vergine … il testo originale ebraico traduce ALMAH, ossia una giovane da marito o sposata che non è ancora madre….non è vergine in senso stretto, in quanto l’ebraico doveva usare il termine BETULAH. Difatti si pensa al figlio stesso di Acaz che sarà Ezechia … ma la promessa di Dio si compie dopo 8 secoli in maniera differente, …  nel vangelo odierno si ha nuovamente: la vergine concepirà e partorirà … ma gli evangelisti attingono dalla LXX (trascrizione greca delle scritture del 1-2 sec. a C.) e in questo caso si utilizza il termine greco PARTHENOS, che è un termine che restringe in maniera considerevole l’antico termine almah … ossia vergine, non che non sia ancora stata madre, ma neppure sposata.

Perché questa riflessione sulle parole: perché Giuseppe detto giusto, lo è perché conosce le Scritture, e quindi necessariamente era al corrente del fatto che il Messia nasceva da una donna con queste caratteristiche … quindi vergine.
Ora sa che Maria può essere donna con queste prerogative e ha fiducia in Maria, … ma il progetto attraverso il quale Dio lo sta rendendo partecipe di questo enorme mistero … scardina tutti i suoi pensieri e progetti … (abbiamo avuto modo di soffermarci su questo, nel giorno della solennità dell’Immacolata Concezione: la lapidazione, la legge infranta, etc.).
Ora se Maria è modello di quel VIVERE DENTRO, a cui siamo chiamati, anche Giuseppe: STAVA CONSIDERANDO…
Ma attenti, questo considerare … è invito anche per noi oggi: difatti a questa promessa di Dio che ha il volto inatteso di un bambino, anche noi possiamo credere.
Noi siamo chiamati a trovare Dio, a considerare il fatto che dobbiamo trovare Dio. Ma troviamo Dio solo se ci spingiamo al di là degli ordinamenti comprensibili di questo mondo. Non possiamo trovare Dio se non in questo esodo: Mosè per trovare Dio dovette salire sul monte ed entrare nella nube…adesso anche Giuseppe deve entrare nella nebbia esistenziale cui questo evento lo conduce….
Ed io, e noi……quale nube si addensa oggi sulla nostra vita….cosa non capisci? Con che cosa stai facendo i conti? Con che realtà ci stiamo scontrando? Forse non capisci il perché di quale cosa? O con quale precarietà spirituale ti stai scontrando, quale peccato ti impedisce di vedere al di là di questa nube….il volto paterno di Dio? La nube dell’incognito di Dio, di un Dio che rimane nascosto, anche nel suo svelarsi…come può questo grande creatore assumere le caratteristiche di un bambino, povero, inerme, indifeso…o come l’iconografia ci presenta, la culla a forma di bara, prefigura della sua futura croce…le caratteristiche di un uomo sofferente, abbandonato, appeso ad un legno e morto?
Nella tentazione di Massa, ultima tappa prima del Sinai, il popolo si rivolta nuovamente contro Dio e contro Mosè per la mancanza di acqua, ma la tentazione era così formulata:
Il Signore………è in mezzo a noi………….SI o NO?
A Giuseppe che vive nel suo nascondimento, questo turbamento, viene data la chiave di lettura di questa domanda, che è la stessa domanda che anche oggi si pone ciascuno di noi: Ma Dio c’è in questo fatto che mi è capitato, o non c’è….e se c’è perché lo ha permesso?
E gli darai nome Emmanuele che vuol dire Dio con noi…….non solo Dio è in mezzo a noi, ma Dio è con noi, assume la nostra stessa natura umana, la nostra più misera carne … comprende, capisce, vive in prima persona in pienezza tutta la nostra esistenza …. elevandola alla divinità, al cielo.
Non temere Giuseppe … (Daniele, Franco … …) … .non temere, tu oggi … quello che nascerà in te, se lo vuoi sarà santo.
Destatosi Giuseppe … destarsi traduce lo stesso verbo utilizzato per dire risurrezione ... non temere allora, risorgi, ALZATI ... ti chiama … vai oltre … attraversa la nube … attraversa le apparenze … vai oltre … accetta questo bambino … .è lui la vita che stai cercando … è la luce che squarcia la tua tenebra … la tenebra cui è immersa la nostra società … non temere ... Dio è con noi.

Un ultimo sguardo lo lanciamo, sul giorno 25 dicembre, aiutati dalla riflessione dell’allora cardinale Ratzingher in una sua omelia sull’avvento.
Il 25 dicembre nel calendario ebraico è la festa di Hannukkà (delle luci) che ricorda come, il re siriano Antioco si facesse venerare come Zeus installandosi come idolo nel tempio (ecco a cosa allude la scrittura quando dice: l’abominio della desolazione nel luogo santo). Ma Giuda Maccabeo nel 165 a. C. rimuove l’altare di Zeus dal tempio di Gerusalemme. Può così essere ristabilito il culto calpestato e Israele sperimentare nuovamente la sua rinascita … adesso Israele,  può adeguatamente servire il suo Dio.

Il Vangelo di Luca fa coincidere la cronologia con questa data perché quanto Giuda il Maccabeo fece in misura insufficiente Gesù lo compie in pienezza con la sua nascita: togliendo gli idoli che stanno in mezzo a noi, e dentro di noi.
Ecco, allora fratelli che quanto stiamo vivendo, è davvero il tempo nel quale il Signore vuole venire a vivere dentro di noi, facciamo nostre le parole di Gesù rivolte alla samaritana: credimi o donna è giunto il tempo in cui non adorerete più sul monte Garizim … ma in spirito e verità.
L’Incarnazione, l’assumere la carne, un corpo da parte di Gesù, da dignità e regalità allo stesso nostro corpo, anche il mio ed il tuo corpo sono il nuovo tempio di Dio. Ecco l’avvento, il Natale che attendiamo.
Come Giuseppe si desta dal sonno, va oltre la legge e vive la Parola … così è giunto il tempo anche per noi per raddrizzare i suoi sentieri e le vie tortuose … viviamo la Parola, perchè viene colui che attendiamo … questo bambino è l’Emmanuele il Dio con noi … fai spazio … togli gli idoli che stanno nel tuo luogo santo … perché possa nascere Colui che è Santo … il santo di Israele.
Vivi oltre la legge, vivi la Parola che si incarna … che è l’amore …che viene nel Natale, ma viene oggi per tutti noi nel sacramento eucaristico che adesso celebriamo.

 

 

{jcomments on}

Aggiungi commento
  • Nessun commento trovato

Traduzione Sito

Libreria


Bibbia CEI

Login

Link Utili

  •  

  •  

  •  

News

 

 









  •  










  •  




  •  




  •  




  •