Egitto: decapitato tassista ventenne per aver appeso una croce allo specchietto
Un video amatoriale mostra il massacro del giovane Mina Rafaat Aziz, bastonato, preso a calci e pugni da manifestanti islamisti, e infine decapitato e abbandonato per strada
Nel giorno in cui la Chiesa celebra la memoria liturgica di Giovanni il Battista, giunge dall'Egitto la notizia di un nuovo martire decapitato per il suo amore alla fede cristiana. Si tratta di Mina Rafaat Aziz, tassista poco più che ventenne di Alessandria, massacrato in piazza, lo scorso 16 agosto, da una folla di islamisti solo perché aveva appeso allo specchietto del suo taxi un crocifisso.
Gli omosessuali? Non la pensano tutti allo stesso modo
Da Franco Zeffirelli a Rupert Everett, sui gay pride, sul matrimonio e sull'adozione, le voci fuori dal coro sono numerose e significative
di Luca Marcolivio
Fonte: Zenit.org
Mentre in Italia ferve il dibattito sul progetto di legge contro l’omofobia e la transfobia, anche tra le persone omosessuali le visioni sono tutt’altro che concordanti. Non tutti gli omosessuali esigono l’acquisizione del diritto al matrimonio e all’adozione e non tutti pretendono di sbandierare pubblicamente il loro orientamento sessuale.
USA: bimbo nasce di 19 settimane, sopravvive qualche minuto e commuove milioni di persone
di Filomena Fotia
“L’ho preso, l’ho abbracciato, mentre il suo cuoricino batteva. L’ho tenuto vicino al cuore, ho contato le dita di mani e piedi e l’ho baciato sulla piccola fronte,” ha detto la madre commossa Lexi Fretz.
L’evento ha avuto luogo la scorsa settimana nello stato dell’Indiana (USA). Lexi Fretz, fotografa, si stava preparando a un servizio fotografico per un matrimonio che si sarebbe svolto il giorno dopo, quando ha cominciato ad avere perdite.
Corsa in ospedale, le contrazioni sono diventate sempre più forti finché non ha dato alla luce il piccolo Walter Joshua Fretz, di 19 settimane e 3 giorni, sopravvissuto solo pochi minuti.
“Custodirò sempre quei ricordi che ho di lui,” ha detto la madre. “Sono molto felice che mio marito sia riuscito a raggiungere la macchina per prendere la fotocamera. All’inizio non ne volevo, ma ora sono l’unica cosa che ho per poterlo ricordare.”
Mentono (sapendo di mentire)
di Benedetta Frigerio
«Dobbiamo frenare questa corsa»; «i bambini non possono diventare proprietà degli adulti»; «abbiamo sentito tante campane, ma mai quelle dei diretti interessati a cui non viene data voce». Sono le parole di Robert Oscar Lopez, professore presso la California State University, che lo scorso 12 marzo ha dato testimonianza davanti al Parlamento del Minnesota chiamato a legiferare sul matrimonio omosessuale. L’uomo, cresciuto dalla madre lesbica con la sua campagna, è intervenuto il mese scorso raccontando la sua esperienza sul Public Discourse, il giornale online del centro di ricerca The Witherspoon Institute dell’Università di Princeton.
Spiegando di essere bisessuale, il professore ha dichiarato: «I bambini sentono potentemente la mancanza di un padre o di una madre» e «provano una grande frustrazione, perché non sono in grado di fermare chi decide di privarli del padre o della madre».
I nostri pulpiti devono rimanere nostri
DI COSTANZA MIRIANO
Vedo una certa fretta, da parte di alcuni cattolici (non saprei dire se siano pochi o molti, di certo alcuni tra questi sono in posizioni culturalmente significative, in certi gangli decisivi almeno della comunicazione) di dialogare sempre e comunque con chi la pensa diversamente, una certa ansia di ribadire la non estraneità, la preoccupazione di dimostrare l’essere al passo con il mondo, di sottolineare più quello che è in comune rispetto a quello che è sideralmente lontano, di dire che noi “va be’, sì, crediamo un po’, però abbiamo da imparare un po’ da tutti”. Come diceva padre Pizarro, per me uno dei più riusciti personaggi di Corrado Guzzanti: credo molto in Dio, come tutti i Toro ascendente Gemelli (o qualcosa di simile).
La piovra gay all'assalto della scuola
di Tommaso Scandroglio
Il documento “Verso una Strategia nazionale per combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”a firma del Dipartimento delle pari opportunità e del suo ufficio UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), il cui contenuto è stato qui sintetizzato dal Direttore l'11 maggio, presenta un’infinità di lati oscuri e inquietanti.
«Leggi contro natura, dove sono i laici cattolici?»
di Stefano Fontana
Pubblichiamo l'intervista a monsignor Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste, che esce oggi sul settimanale diocesano Vita Nuova, in cui offre un giudizio sulla realtà presente del laicato cattolico e il suo impegno nel sociale e nel politico.
Tanti, ma tanti, contro le mariage pour tous
di Antonio Sanfrancesco
Ma che cosa sta succedendo in Francia? Nella patria di Voltaire e dell’Illuminismo sono forse diventati tutti clericali? Al ritmo di una volta al mese, infatti, il movimento del Manif pour tous (Manifestazione per tutti) invade pacificamente Parigi per protestare contro la legge voluta dal governo socialista di Françoise Hollande e approvata definitivamente il 23 aprile scorso che autorizza il matrimonio e le adozioni per le coppie dello stesso sesso. L’ultima manifestazione, con quasi un milione di persone, si è svolta domenica 26 maggio.
La vita dopo l’aborto
DI COSTANZA MIRIANO
Alessandra aveva diciannove anni quando si è accorta di essere incinta. Era stata cresciuta da una madre emancipata, separata, fieramente autonoma. Alessandra era libera di fare tardi la sera, di dormire fuori, di fare quello che voleva con i ragazzi. La sua mamma per lei era un mito, così diversa dalle altre, così poco opprimente. Perciò è stato naturale per lei correre dalla madre per quell’emergenza, come è stato naturale per la madre portarla dal suo ginecologo, che senza battere ciglio l’ha indirizzata verso l’”eliminazione di quel grumo di cellule”, del quale si è ben guardato di mostrare la vera natura – un cuore che batte, una vita che pulsa da subito! – alla ragazza, “per non impressionarla”. Nessuna alternativa proposta, neppure uno dei colloqui previsti, obbligatori, dalla 194.
Il Sudafrica in piazza per gridare "Cristo è risorto!"
Dopo oltre 40 anni dalle proteste per la condanna di Nelson Mandela a Pretoria, la Chiesa torna nella storica Church Square con la Grande Missione nelle piazze del Cammino Neocatecumenale
1964, Pretoria, Church Square. Nel Palazzo di Giustizia si concludeva il processo di Rivonia che condannò all’ergastolo dieci leader dell’ANC (African National Congress), tra cui Nelson Mandela. La popolazione si riversò nelle strade e dalla storica piazza, cuore antico della città, si alzò un grido: “Nelson Mandela Libero”. Anche la Chiesa scese in campo: numerosi vescovi, sacerdoti e cattolici marciarono di fronte la statua di Krueger, invocando una soluzione di pace rimasta purtroppo inascoltata, incuranti del rischio di essere arrestati. Tra questi, anche un giovane William Slattery, l’attuale arcivescovo di Pretoria, all’epoca ancora sacerdote.
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